IMSAI 8080
Se il vanto di aver venduto il primo computer kit spetta all' Altair 8800, il merito di aver diffuso tra gli appassionati e i professionisti una macchina così rivoluzionaria va all' IMSAI 8080.
Tutto cominciò quando un ingegnere americano ordinò alcuni MITS-Altair 8800 per tentare l'utilizzo parallelo di più microprocessori Intel, con lo scopo di costruire un potente computer che avrebbe chiamato "HyperCube". La MITS, tuttavia, pretendeva un pagamento anticipato pur non garantendo la consegna dell'Altair prima di 90 giorni: nella maniera che più caratterizza gli imprenditori americani, l'ingegnere decise di fondare una propria società e costruire da solo un computer basato sull'architettura dell'Altair e sul processore Intel 8080.
Così nacque la IMS Associates, che di lì a pochi mesi passò alla storia per aver creato uno dei personal computer più carichi di fascino, l' IMSAI 8080. Il computer era venduto in un cabinet metallico dipinto con il tipico "IBM blue", il colore che, più degli altri, donava un aspetto professionale: la parte frontale era caratterizzata da due file di interruttori blue e rossi. Molti si chiedono a cosa servissero: ebbene, il caricamento di un programma nella memoria dell' IMSAI 8080 avveniva spesso byte per byte, ovvero impostando manualmente i singoli byte di dati tramite gli interruttori.
C'era tuttavia una possibilità più comoda: la IMS forniva un programma su nastro perforato per la compilazione di software personalizzati. Bisognava impostare sugli interruttori dell' IMSAI 8080 i singoli bytes che definivano un "loader", poi leggere con una macchina speciale il nastro perforato con il programma di compilazione. A questo punto era possibile scrivere il proprio programma, eseguirlo in memoria e "salvarlo" di nuovo sul nastro perforato per un utilizzo futuro: si poteva evitare questa procedura se l' IMSAI 8080 fosse stato dotato dell'importantissimo (per quei tempi) BASIC, che Bill Gates aveva compilato solo per l'Altair. Questo fu uno dei piccoli inconvenienti che caratterizzò la nascita dell' IMSAI 8080: presto si resero disponibili lettori di dischi da 8 pollici e schede aggiuntive, che facilitarono ogni operazione.
Il piacere di utilizzare una simile macchina era superiore alla fatica necessaria per programmarla: l' IMSAI 8080 era il sogno di hacker e smanettoni e, non a caso, fu protagonista di uno dei film più avvincenti che gli appassionati di computer ricordano, WarGames.